Raddoppio dei punti vendita per le borse, arrivare a 150 punti vendita per le scarpe e un fatturato tra i 3,5 e i 4,5 milioni entro il 2020: sono gli obiettivi a breve per Roberta di Camerino, marchio storico veneziano e grifferuggente degli anni Cinquanta, oggi gestito dal cinese United Trademark Group.
Lo storico modello “Bagonghi”
Il marchio punta oggi ad un grande rilancio sul mercato nazionale con una serie di innovazioni, ma confermando fedeltà ad una tradizione di forme eleganti e grintose allo stesso tempo. A dare forma al nuovo mondo Roberta di Camerino è appunto United Trademark Group, un importante fondo cinese che opera nel settore della moda e dei luxury brands, che ha acquisito nel 2014 la quota di maggioranza del marchio fondato dalla stilista Giuliana Coen. Il brand era già stato ceduto dalla famiglia Camerino nel 2008 ai soci fondatori del gruppo Miss Sixty, Wicky Hassan e Renato Rossi.
“L’obiettivo è quello di raddoppiare il numero dei punti vendita per le borse da 130 ad almeno 250, e avere almeno 150 punti vendita per le calzature, per un totale di 400”, ha spiegato Valerio Melloni, Brand Manager. Tradotto in fatturato, significa un obiettivo minimo di 1,5 milioni di euro per la primavera-estate 2019, per arrivare a 3,5-4,5 milioni nel 2020 per la sola Italia. “Un incremento che rappresenta per noi un gran risultato, in un contesto economico così complicato”, ha sottolineato Melloni.
Le collezioni di borse Roberta di Camerino attingono dai vecchi cavalli di battaglia della griffe, proponendo una sintesi originale tra passato, presente e futuro con l’energia dei colori accostati sapientemente. Resta immutato il fascino dei fluidi trompe l’oeil, ovvero quell’effetto illusorio che faceva comparire bellissime pieghe e cinture, revers e bottoni su abiti semplici e dei velluti vibranti.
Dopo una capsule collection nel 2017, il vero debutto di Roberta di Camerino sul mercato sarà in questa primavera/estate. Le borse, declinate in quattro linee tra cui la “Grafic”, sono in vendita in selezionati negozi multibrand di pelletteria o abbigliamento, in totale 130 su tutto il territorio, tra cui Biagetti di Bologna, Manaresi di Riccione, Four Stroke di Roma, La Parigina di Padova. In Cina, invece, Roberta di Camerino è già presente con circa 400 negozi monomarca.
Le nuove collezioni Autunno-Inverno 2018-19, già anticipate, puntano al ritorno della “Bagonghi”, considerata la prima it bag della storia – il nome fu scelto da Giuliana Coen perché si rifà al nano un pò tozzo che tanto l’aveva divertita da bambina – che resta ancora un must have per le fashion victim. Fu ribattezzata la “borsa della principessa”, dopo che l’aveva sfoggiata la principessa Grace Kelly.
Tra le novità, invece, anche una collezione di scarpe con la “R”. Il brand in realtà sta guardano a un completamento della gamma produttiva lavorando a nuovi prodotti che potrebbero essere presentati già per il 2019.